lunedì 29 maggio 2017

Festa FedEricina 2017

Erice ancora una volta ospita la “Festa FedEricina, la cui apertura quest’anno coincide ancora una volta con il 2 giugno ricorrenza della Festa della Repubblica, e si concluderà domenica 4 giugno.
Molte le novità in questa “4° Edizione” che ricorda la – rievocazione storica dell’arrivo in città di Federico III D’Aragona, re di Sicilia e della moglie Eleonora a Erice - organizzata dall’Associazione “TraDuMari” (direttore artistico il M. Claudio Maltese), con il Patrocinio del Comune di Erice e della FondazioneEriceArte.
Saranno tre i giorni dedicati all’evento, ma sarà un weekend ricco di appuntamenti, ospiti e iniziative. Trecento i figuranti, 12 i Gruppi Storici - provenienti da tutta la Sicilia e quest’anno saranno presenti anche i “TAMBURI E BALESTRIERI DI NORCIA” (PG), che allieteranno il Borgo ericino.
Per informazioni e programma completo clicca qui !

domenica 28 maggio 2017

Visite guidate a Badia Cavana

Domenica 28 maggio 2017 MELUSINE ASSOCIAZIONE CULTURALE - con il patrocinio del Comune di Lesignano de' Bagni, nell'ambito del Progetto "Reti d'Arte" - propone visite guidate al complesso monumentale romanico di Badia Cavana.
L’abbazia sorge su un’antica strada, La Via del Sale, che dalla città di Parma raggiungeva la Toscana, attraverso il passo del Lagastrello e il monastero dei Santi Salvatore e Bartolomeo di Linari, importante luogo di sosta per viaggiatori e pellegrini. Fondata tra il 1097 e il 1106 dalla congregazione benedettina di Vallombrosa, l’abbazia fu retta da quella famiglia monastica fino al 1485. La sua fondazione è legata alla figura di Bernardo degli Uberti, abate di Vallombrosa, cardinale e legato apostolico di papa Pasquale II, la cui nomina a vescovo di Parma nel 1106 segnò il passaggio della città dal sostegno all’Impero alla fedeltà al Papato. La facciata è preceduta un portico (nartece) che ha conservato stupendi capitelli scolpiti con i simboli degli Evangelisti e figure del Bestiario medievale, come i mitici basilischi. 
Orari: ogni ora dalle 10,00 alle 19,00 (inizio ultima visita alle 18,00; il servizio è sospeso tra le 13,00 e le 15,00). Il percorso inizia dal sagrato e si snoda tra l’esterno, l’interno e il chiostro, con uno sguardo anche agli aspetti naturalistici come il celebre Fico di Badia Cavana: una pianta ultracentenaria censita tra gli alberi monumentali della regione. Il territorio di Lesignano è riconosciuto dall'Unesco come nuova “Riserva MaB - Man and the Biosphere”.
Info: 338 4336671 - 338 6310900 - 328 7375189, email: associazione.melusine@gmail.com oppure badiacavana900@gmail.com.
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sabato 27 maggio 2017

Banchetto Medievale a Castiglion Fiorentino (AR)

Sabato 27 Maggio 2017 nel suggestivo chiostro di S.Francesco a Castiglion Fiorentino (AREZZO) si terrà la 15^ edizione del "Banchetto Medievale".
Vi ritroverete dal XXI al XV secolo: ogni suono, ogni particolare, ogni personaggio sembrerà uscito dalle pieghe del tempo.
Il messere e la dama, padroni di casa, accolgono i convenuti all'ingresso e li accompagnano ai tavoli apparecchiati con juta e tela grezza, sopra i quali vengono poste candele, centro tavola di erbe aromatiche e bacinelle di acqua profumata da petali di rosa. Le pietanze dai sapori agrodolci e speziati, tipiche del Basso Medioevo, vengono servite nei "cocci" di terracotta e gustate con posate di legno, mentre l'oste riempie copiosamente le brocche di ottimo vino.
Il tutto accompagnato da musiche d'epoca suonate con antichi strumenti ed ammirando alla luce di torce e candele, l'esibizione di giocolieri, giullari, mangiafuoco, musici e sbandieratori.
Come potete immaginare l'atmosfera sarà unica!!! Gli apprezzamenti riscossi gli scorsi anni e il successo di pubblico, ci impegnano a migliorarci sempre di più, perché siamo consapevoli di regalare un'emozione unica nel suo genere.
Non lasciatevi sfuggire l'occasione di una cena unica, in un ambiente splendido che molti ci invidiano.
Per gli ultimi aggiornamenti, menù, spettacoli vi preghiamo di contattare il sito internet dell'associazione, oppure sulla pagina ufficiale facebook !
Quest’anno, come anno scorso, abbiamo aggiunto l’opportunità, previa prenotazione, di una visita pomeridiana, con guida, al centro storico Castiglionese e l’opportunità, come tutti gli anni, di soggiornare presso strutture convenzionate.

venerdì 26 maggio 2017

Scaldasole Medievale

Domenica 28 maggio 2017 dalle ore 11,00 alle 18,00, nell’ambito di “Scaldasole in Festa”, 14a Mostra Mercato di Prodotti Gastronomici, Artigianato e Antiquariato organizzata dal Comune di Scaldasole e dalla Proloco, l’Associazione Italia Medievale è lieta di invitavi a Scaldasole Medievale.
Negli spazi antistanti al Castello i cavalieri della Compagnia di Chiaravalle e della Ducentesca daranno vita a scene di vita quotidiana, ricostruendo fedelmente un accampamento medievale nel quale azioni, suoni e rumori, atmosfere e vicende, avvolgeranno il pubblico con:
– Ronde armate per le strade di Scaldasole
– Addestramento dei militi e dei cavalieri con spettacolari duelli
– Cattura, processo pubblico e condanna alla gogna di malfattori
– Banchi didattici (Cerusico, armaiolo, speziale, ecc.)
I musici di Faber Teatro e Scacco Matto il giullare animeranno l’area e le strade di Scaldasole per allietare i visitatori durante tutta la durata della manifestazione.
Infine saranno presenti con i loro banchi (Pellai – Cottai – Scudai – Scarpai) anche gli artigiani medievali della Corporazione Arti e Mestieri di Casorate Primo (PV).

martedì 23 maggio 2017

Monaci, Crociati e Templari: esperienze storiografiche recenti

Venerdì 26 maggio 2017 alle ore 18,00 l’Associazione Italia Medievale e Urban Center sono lieti di invitarvi alla conferenza “Monaci, Crociati e Templari: esperienze storiografiche recenti” nel corso della quale saranno presentati i volumi: “Storia di Bonfiglio, un monaco-vescovo alla prima crociata” (CISAM, 2016) e “I Templari. Grandezza e caduta della ‘militia Christi’” (Vita e pensiero, 2016). Intervengono: Nicolangelo D’Acunto (Università Cattolica di Milano), Giancarlo Andenna (Università Cattolica di Milano) e Glauco Maria Cantarella (Università di Bologna). Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Partendo dalla presentazione dei due volumi di recente pubblicazione i relatori affronteranno i risultati di nuove indagini della storiografia su un tema di rilevante interesse e in costante aggiornamento grazie anche a importanti convegni che si sono svolti nel corso del 2016.
Nicolangelo D’Acunto è professore ordinario di Storia Medievale all’Università Cattolica di Milano e di Brescia.
Giancarlo Andenna è professore emerito di Storia medievale all’Università Cattolica del Sacro Cuore e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Glauco Maria Cantarella storico del medioevo, ha insegnato Storia medievale, Storia dell’Europa medievale e Istituzioni politiche medievali all’Università di Bologna.

lunedì 22 maggio 2017

Le Comunità ebraiche in Toscana nel Tardo Medio Evo

Venerdì 26 maggio 2017 a partire dalle ore 10.00, presso la Sala Consiliare del Comune di San Miniato,  si terrà la Giornata di studio sul tema "Le Comunità ebraiche in Toscana nel Tardo Medio Evo", organizzata dalla Fondazione Centro Studi sulla Civiltà del Tardo Medioevo con la partecipazione di Professori italiani e stranieri.
I lavori termineranno alle ore 17.00. La Giornata fa seguito a due Conferenze Marianelli realizzate in collaborazione con l'Università del Tempo Libero di San Miniato sul tema dell'ebraismo, tenute dai professori Gagliardi e Salvestrini, membri del Comitato Scientifico della Fondazione.
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domenica 21 maggio 2017

Tra Italia e Austria: il ritrovamento del Codice di Mainardo. Storia e 'querelle' intorno a un manoscritto del 1292

Mercoledì 24 maggio 2017 alle ore 18,300 presso il Centro Studi Fondo Sammlung Bettoni Pojaghi di Roma si terrà la conferenza "Tra Italia e Austria: il ritrovamento del Codice di Mainardo. Storia e 'querelle' intorno a un manoscritto del 1292".
Interviene il Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo On. Ilaria Borletti Buitoni.
Conferenza del Prof. Dr. Mag. phil. Marco Bettoni Pojaghi (Roma)
Nel maggio del 2013, il Centro Studi di Roma è autore di un prezioso ritrovamento, che sarà a breve oggetto di diversi articoli sulla stampa italiana. A distanza di 100 anni dalla sua scomparsa infatti, nella zona di Modena, riappare dal nulla uno dei 3 preziosi Codici della felice epoca di Mainardo II, principe del Tirolo e di molti territori del Nordest italiano. La scoperta dà origine a un complesso dibattito tra Archivi italiani ed austriaci circa la proprietà dell'antico Urbarium, fonte storica di notevole importanza e bene pubblico per entrambi i Paesi.
La conferenza ripercorre, con alcune testimonianze anche fotografiche, il percorso che ha portato all'intervento del Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali e, dopo un lungo braccio di ferro con l'Austria, all'assegnazione definitiva all'Italia del Codice.

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venerdì 19 maggio 2017

Aspettando Fortebraccio a Perugia

"Aspettando Fortebraccio": ovvero come conversare informalmente con Jacopo Mordenti (storico e medievista), fra una portata e l'altra di un gran bel menù, dei principi e delle curiosità della gastronomia del tardo medioevo.
Per chi stasera si trova nei dintorni di Perugia, vale la pena venire al Bistrot in Piazza Giacomo Matteotti, 32.
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giovedì 18 maggio 2017

Alla scoperta delle torri medievali di Roma

Mastro Gregorio, un erudito inglese del XII secolo, a proposito della città di Roma scrive: "si deve ammirare con straordinario entusiasmo il panorama di tutta la città, in cui sono così numerose le torri da sembrare spighe di grano"; un'altra guida medievale a uso dei pellegrini parla della Roma medievale come una città "ferrigna e turrita", e un'altra guida ci dice che la cinta muraria dell'Urbe aveva 361 torri, 49 castelli e 6900 merli. Secondo lo storico Gregorovius, nel Medioevo a Roma esistevano all'incirca 900 torri, di cui un terzo appartenenti alla cerchia muraria e le rimanenti divise tra le ricche famiglie baronali e il clero, un numero enorme se pensiamo alle esigue dimensioni che all'epoca caratterizzavano la città. In sostanza, tra l' XI e il XIII secolo, Roma si era decisamente sviluppata in altezza più che in larghezza e la torre era il modello più diffuso delle ricche famiglie baronali, simbolo del loro potere feudale.
Oggi, isolate o inglobate in costruzioni più tarde, ne rimangono solamente una cinquantina, in gran parte concentrate nel rione Monti (da piazza San Martino ai Monti alla Torre delle Milizie), anche se in origine appartenevano a complessi fortificati molto grandi. La passeggiata di Esperide ci permetterà di rivivere la città medievale, alla scoperta delle torri del rione Monti, dell'edilizia medievale e della storia dei loro proprietari come gli Annibaldi, i Capocci, i Conti di Segni e tanti altri!
Sabato 20 maggio 2017 alle ore 17,30 appuntamento in Piazza di San Martino ai Monti presso la torre dei Capocci, mezz'ora prima dell'inizio della visita per chi deve ancora iscriversi all'associazione Esperide, un quarto d'ora prima per i soci iscritti.
Contributo per la visita: 9 euro, 6 euro per i già tesserati.
Per prenotare: indirizzo email: info@esperide.it; telefono: 3331125444-3498926716- 3384682333- 3394750696. Sito web: www.esperide.it.

martedì 16 maggio 2017

"Le strade dei pellegrini" presentazione a Milano

Venerdì 19 maggio 2017 dalle ore 18,30 presso il Bar Quadrifoglio all’interno della stazione MM1 Palestro di Milano l’Associazione Italia Medievale è lieta di invitarvi alla presentazione del romanzo storico “Le strade dei pellegrini” (Silele Edizioni, 2016) di Cristina M. Cavaliere. Interviene l’autrice, conduce Mauro Enrico Soldi. Ingresso libero.
Dopo la battaglia di Uclès del 1108, lo schiavo cristiano Jamil la Colomba è ritornato in Marocco in compagnia dell’amorevole medico sufi Mandhur, delle donne guerriere e del bambino Karim. E, soprattutto, del principe Ghassan ibn Rashid, il suo signore: un misto di tenebra, luce e segreti inconfessabili. Insieme hanno  cominciato a  sciogliere il doloroso legame che li tiene avvinti. È anche tempo per Jamil di rammentare la storia della sua fuga attraverso l’impero musulmano, anni addietro. La magnifica avventura si svolge tra deserti e gole, oasi e palmeti, tempeste di sabbia e piene inattese, vestigia di città romane, leoni e inseguimenti, ed è costellata dagli incontri con un enigmatico giovane che sembra sbucare dal nulla. Con il suo aiuto, il ragazzo attraversa lo stretto di Gibilterra, percorre l’Andalusia musulmana e raggiunge i territori dei Franchi. Arriva così alle rovine di una fortezza sui Pirenei: Montségur. Là, lo aspetta una compagnia di cavalieri cristiani diretti in Italia allo scopo di reimbarcarsi per la Terra Santa. Tra di loro c’è suo padre, il conte fiammingo Geoffroy de Saint-Omer. All’uomo, però, è stato proibito da volontà superiori di rivelare la sua vera identità al ragazzo. Spetterà a quest’ultimo il compito di dissolvere le nebbie che si addensano sulla sua infanzia e riconquistare i ricordi perduti. Riuscirà nella difficile impresa di riconoscere in Geoffroy il suo vero padre? Il romanzo è in bilico tra sogno e realtà, passato e presente, mondo terreno e regno celeste, visioni e concretezza, e in esso si snodano i molteplici itinerari dei protagonisti, sia spirituali sia geografici. Essi compiono il viaggio per eccellenza: quello della vita. Viaggio che sfocia per tutti gli esseri umani in un nuovo, enigmatico percorso… e che nel romanzo si traduce nel colpo di scena finale.

lunedì 15 maggio 2017

"Barletta: la Città marinara per il regno"

Martedì 16 maggio 2017 a Barletta, nella Sala della Comunità S. Antonio, alle ore 19.00, si terrà la presentazione del volume dello storico Nicola Palmitessa “Barletta: la Città marinara per il regno”, Centro Studi La Cittadella Innova, Barletta 2016.
“Strano ma vero – spiega l’autore del volume Dott. Nicola Palmitessa – Anche nel Sud italico, la revisione storica dei sec. XI-XVI (che ha visto la luce di ben quattro saggi), con nuovi altri due volumi ha dato luce a una nuova stella nel firmamento delle ex repubbliche e città marinare. Tutte italiane, s’intende. Oltre a quelle note di Gaeta, Ancona, Noli e Ragusa di Dalmazia, ora si affaccerebbe anche la città marinara di Barletta.
Tra le antiche repubbliche marinare (Venezia, Genova, Pisa) e Amalfi sul Tirreno, nell’Adriatico si affaccia sulle coste pugliesi una nuova stella la città marinara di Barletta: ora definita la Pacifica e Vittoriosa, per le sue affidabili capacità di mediazione militari e diplomatiche internazionali e costanti autonomie civili e istituzionali.
Il ‘300 e ‘400, con l’incoronazione di Ferdinando d’Aragona (febbraio 1459) in Barletta e la traduzione del testo latino di Pio II (novembre 1458), sono passati per molti aspetti a setaccio nel contesto del ruolo delle repubbliche marinare e manuali della Mercatura in tutto il Mediterraneo. Inoltre i grandi mutamenti epocali (Caduta di Costantinopoli, 1453) e il venir meno del prestigio politico e diplomatico di tali repubbliche, saranno come sostituiti dall’affidabile ruolo marinaro di sempre di questa città, in soccorso allo stesso regno di Napoli e del Papato.
Voluta da Pio II, la Bolla d’Investitura (1458) per Ferdinando I d’Aragona, qui tradotta si disvelerà come provvidenziale carta costituzionale per il futuro regno di Napoli, gli stati italici e Principi europei. La bellezza del testo, sia letteraria che spirituale, tra nuove avvertenze istituzionali e centralità della persona umana, cela un’intensità di calore umano e notevole afflato umanistico.
Al convegno saranno presenti:
- E. Giovan Battista Picchierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
- Dott.ssa Maria Russo del Centro di Cultura e Storia Amalfitana;
- Pasquale Cascella (Sindaco di Barletta);
- Riccardo Losappio (Arcidiocesi: Ufficio Cultura e Co. Sociali) 
- Dott.ssa Carla Colucci (Centro Studi: La Cittadella Innova);
con i saluti dei Consiglieri Regionali Ruggiero Mennea e Filippo Caracciolo e le massime autorità della Regione Puglia, della Provincia Bat (Avv. Nicola Giorgino) e delle città di Trani (Avv. Amodeo Bottari) nonché delle Associazioni culturali e imprenditoriali.

domenica 14 maggio 2017

Apre al pubblico per un giorno il sito archeologico dei Prati di Sant’Andrea

Domenica 14 maggio 2017 dalle ore 10,00 al tramonto, nell’area archeologica ai Prati di Sant’Andrea in via Lunga 2a a Bagnara di Romagna (RA) sarà possibile trascorrere una giornata nel passato. Qui le campagne di scavo, in atto dal 2005, hanno portato alla luce i resti di un villaggio di epoca medievale, una motta rivelatasi di grande importanza per la conoscenza del territorio e gli studi sul periodo storico.
Durante la giornata si potrà partecipare a visite guidate al sito, a laboratori all’interno dell’officina didattica dedicati alla lavorazione dell’argilla e assistere ad attività di archeologia sperimentale come la realizzazione di un forno per la cottura di manufatti.
L’esperienza sarà arricchita anche dalla presenza di artigiani che realizzeranno manufatti in vimini, miniature medievali e dal gruppo di rievocatori storici “Li Sparvieri”, che esporranno una serie di armi e armature e intratterranno i bambini con laboratori di scherma medievale (a partire da 5 anni).
Durante l’evento, gli archeologi saranno al lavoro nell’area di scavo e disponibili per i visitatori.
Nell’area verde antistante sarà allestita uno spazio picnic per le famiglie e sarà presente un punto ristoro.
La partecipazione alle iniziative è gratuita. La giornata è stata organizzata grazie alla collaborazione del Comune di Bagnara e di vari gruppi attivi in regione: Silva Bagnaria, Gruppo per la valorizzazione dei beni culturali e ambientali Valle del Sillaro, Laboratori storici Castel Guelfo. In caso di maltempo l’evento verrà annullato.
Per ulteriori informazioni chiamare il numero 335 8415861, oppure 331 6995930, o consultare il sito www.comune.bagnaradiromagna.ra.it.

sabato 13 maggio 2017

Gli amici festeggiano Raffaele Licinio

Mercoledì 17 maggio 2017 alle ore 18,00 presso l'Auditorium Santa Chiara di Foggia, nell'ambito della rassegna "Appuntamenti con la storia" i volumi “Apprendere ciò che vive. Studi offerti a Raffaele Licinio”, a cura di Francesco Violante e Victor Rivera Magos (pubblicato da Edipuglia, 2017), e “Uomini, terre e lavoro nel Mezzogiorno medievale”, riedizione di alcuni lavori di Licinio a cura dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo, saranno presentati da Pasquale Cordasco (Direttore del Centro di Studi Normanno-Svevi), Massimo Miglio (Presidente dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo), Corrado Petrocelli (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di San Marino), Gabriella Piccinni (Università degli Studi di Siena), Saverio Russo (Università degli Studi di Foggia) e Giuliano Volpe (Università degli Studi di Foggia e Presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici del MiBACT). Sarà presente Raffaele Licinio.
Ordinario di Storia Medievale nell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Raffaele Licinio è stato anche direttore del Centro di Studi Normanno-Svevi di Bari e fondatore, con altri colleghi, del Laboratorio internazionale di storia agraria di Montalcino.
I suoi principali interessi di ricerca riguardano gli assetti sociali e produttivi del territorio, le masserie e il lavoro contadino, i castelli e il sistema castellare nel Regno di Sicilia, con particolare attenzione alla Terra di Bari, alla Capitanata e a Castel del Monte.

Nel corso della serata ci sarà anche una piccola riflessione di Franco Cardini.
L'occasione sarà anche buona per festeggiare Raffaele e fargli personalmente gli auguri per l'uscita dei due importanti volumi.

L'ingresso è libero !
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giovedì 11 maggio 2017

Libri e cucina medievale a Sammichele di Bari

Sabato 13 maggio 2017 alle ore 20,00 presso la Masseria Agrituristica “Sciuscio” di Sammichele di Bari (Via Cavalieri di Vittorio Veneto) il prof. Sergio Ortese, storico dell’arte, presenterà il suo libro “Pittura tardogotica nel Salento” (Congedo Editore), offrendo una attenta e ramificata ricerca che accende i riflettori su una vivace stagione culturale fiorita nel Salento nella Corte dei Principi Orsini del Balzo tra il XIV e XV secolo.
Il prof. Vincenzo Rizzi, docente di lettere, illustrerà le origini e il significato dei cibi nella cucina tipica pugliese del Medioevo, dilettando i presenti con curiosità sugli usi e costumi dell’epoca.
Seguirà, inoltre, una vera e propria cena medievale con piatti dai “gusti antichi”, tipici… con ricette nobili e piatti popolari, per soddisfare i palati con i profumi e i sapori del tempo.
La cena sarà curata dalla prof. Marina Salerni e dalla prof. Natalie Sapone con la partecipazione di Katia Gismondi. Infotel e prenotazioni 338.7279070.

mercoledì 10 maggio 2017

"Le parole del papa", Barbero a Almese (TO)

Giovedì 11 maggio 2017 alle ore 21,00 presso l'Auditorium Cavalier Mario Magnetto in Via Avigliana, 17, Almese (TO) l’associazione culturale Vox Condoviae, da anni impegnata in rievocazioni storiche e iniziative culturali ambientate nel periodo Basso medievale, organizza una serata a tema storico, con il patrocinio del comune di Almese, in cui il Professor Alessandro Barbero presenterà il suo libro “ Le parole del papa” (Laterza, 2016).
Barbero è docente di Storia medievale presso l’Università del Piemonte Orientale (sede di Vercelli), studioso e scrittore, è molto noto per la partecipazione a programmi culturali su RAI 3 e Rai Storia.
Un viaggio che parte dall’XI secolo con Gregorio VII e, attraverso figure significative di pontefici medievali e rinascimentali, arriva all’Ottocento e alla nostra epoca. Proprio attraverso le parole che i papi hanno pronunciato nelle diverse epoche e situazioni possiamo comprendere il modificarsi dei rapporti fra Chiesa e Stato.
Un viaggio affascinante, una carrellata di figure storiche che ci guidano, con precisione e maestria nella complessa storia della Chiesa di Roma.
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lunedì 8 maggio 2017

"Memorie di una millenaria" conferenza a Milano

Venerdì 12 maggio 2017, alle ore 18,00 l’Associazione Italia Medievale e Urban Center sono lieti di invitarvi alla presentazione del libro di Valeriana MasperoMemorie di una millenaria. La corona ferrea racconta storie di potenti, folli e santi” (Libraccio Editore, 2016) che si terrà presso l’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II, 11/12 a Milano con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Interviene l’autrice.
La corona ferrea è un oggetto bellissimo: un corpo di sei piastre d’oro incernierate tra loro, tempestate di pietre smeraldine, rubini, ametiste e zaffiri, ricoperte di smalti in forma di fiori blu lapislazzulo, viola, bianco avorio su fondo verde, disegnati da filetti dorati. Un gioiello di un fascino straordinario, che né le parole e neppure le riproduzioni fotografiche più fedeli possono rendere. Bisogna vederla. È custodita nel duomo barocco di Monza, a pochi chilometri da Milano. Il suo vero nome sarebbe propriamente corona del ferro. È molto antica, ha quasi duemila anni. Se potesse parlare, racconterebbe storie romanzesche, stupefacenti, sontuose, incredibili. È stata sul capo di re e imperatori per venti secoli.
Usata dai Berengari e dagli Ottoni di Sassonia come corona del primo regno italico nei secoli IX e X, essa rappresenta il più antico simbolo civile della unità nazionale. Essendo poi stata l’insegna dell’impero sacroromano-germanico, resta ancora oggi il segno dell’antica aspirazione all’unità dell’Europa, allora piano autoritario di re e imperatori, oggi obiettivo democratico e progressista che il vecchio continente sta ancora lottando per difendere.
Antesignano di questo progetto, Carlo Magno la volle sul capo nel 776 dopo avere sconfitto i Longobardi, ancor prima di cingere quella che papa Leone III gli impose a Roma la note di Natale dell’anno 800. Napoleone, che sognava di unificare l’Europa sotto il suo dominio, la cinse minacciando guai a chi l’avesse toccata quando, mille anni dopo, si incoronò re d’Italia nel Duomo di Milano nel 1805.
Valeriana Maspero è laureata in storia e filosofia, ex docente, pubblicista, autrice di testi scolastici, ha scritto testi di storia e narrativa. Fa parte di associazioni culturali e tiene incontri e conferenze per promuovere la conoscenza della storia della corona ferrea e del periodo medievale in Lombardia. Tra le pubblicazioni: Percorsi visivi, corso di educazione artistica, Ghisetti&Corvi, Milano, 2001, Homo, corso di storia, Immedia, Milano, 2004, La corona ferrea, storia del più celebre simbolo del potere in Europa, Vittone, Monza, 2004/2008, Il gioco della corona ferrea, Immedia, Milano, 2005, Bonincontro e il Chronicon modoetiense, EiP, 2010, Geostoria della civiltà lombarda, Mursia, Milano, 2013, Il ghibellino di Modoezia, Libraccioeditore, Milano 2014.
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domenica 7 maggio 2017

Quaranta buone ragioni per studiare l’arte medievale

Il medioevo sembra molto lontano, eppure siamo fatti anche di medioevo. La sua arte e la sua architettura, piaccia o no, sono dentro a noi e intorno a noi e anzi ci sono indispensabili per capire il passato, muoverci nel presente e progettare il futuro”.
Con queste significative parole, Fulvio Cervini, docente di Storia dell’arte medievale e Tutela dei beni culturali all’università di Firenze, presenta il suo punto di vista. Sul medioevo? Anche, ma attraverso il medioevo sui mali della società contemporanea e soprattutto su una prospettiva che consenta di dare respiro e speranza al futuro
E lo farà lunedì 8 maggio 2017 alle ore 15,00 presso l’Auditorium del Liceo 'Aprosio' a Ventimiglia, all’interno del corso-percorso  “Arte cultura territorio”.
Questo quarto incontro sarà un’occasione di intraprendere un viaggio, guidati dal prof. Fulvio Cervini, relatore sempre molto coinvolgente, attraverso nuove prospettive di lettura del passato per comprendere l’oggi.
Il titolo della conferenza “Quaranta buone ragioni per studiare l’arte medievale” altro non è che il sottotitolo del libro che Cervini ha recentemente pubblicato “La prospettiva di Brunelleschi” (CB Edizioni).
Quindi una conferenza su Brunelleschi? No, una conversazione a tutto tondo che parte dal medioevo e sviluppa un’intuizione: “Brunelleschi significa arte, scienza, creatività, ragionamento, civiltà. Significa vivere e agire nel mondo per migliorarlo dall’interno”.
Alla luce di queste premesse si tratterà di un incontro dai molti risvolti a cui sono invitati docenti ed alunni (sarà possibile firmare la presenza per un attestato di partecipazione) e chiunque sia desideroso di approfondire e riflettere su bellezza, passato e presente.

venerdì 5 maggio 2017

Tornano i Longobardi a Imola

Domenica 7 maggio 2017 dalle ore 16.30 alle 18.30, tornano i Longobardi, come avvenne realmente secoli fa quando scelsero di stabilirsi a Imola e si insediano nel giardino del Museo di San Domenico a Imola.
Bandum Freae, gruppo di rievocazione storica formato da artigiani, docenti, studenti ed appassionati di storia, ci porterà in un accampamento longobardo rievocando tutte le principali attività quotidiane: cucire abiti e calzature, fondere il bronzo, battere il ferro. Come avrebbe cucinato un pasto una massaia del VII secolo? Dove e con quali utensili un uomo longobardo si sarebbe approvvigionato di legname? Come avrebbe costruito i mobili per la sua casa e i manici dei suoi coltelli? Cosa avrebbe potuto avere a disposizione per curarsi in caso di malattia? Come avrebbe realizzato un cesto, una perla di vetro, un bicchiere per la tavola? Come si costruiva gli armamenti per difendersi e come combatteva?

La risposta a tutte queste domande la si trova iscrivendosi a questo evento a partire dal 1 maggio 2017 ! prenotazioni: 0542 60 26 09 musei@comune.imola.bo.it.
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mercoledì 3 maggio 2017

"Arpaïs. La memoria delle anime imperfette", presentazione a Rignano (FI)

Venerdì 5 maggio 2017 alle ore 18.00 presentazione presso la Biblioteca Comunale di Rignano sull'Arno (FI) del libro "Arpaïs. La memoria delle anime imperfette", di Sabrina Ceni, Delos Books 2016.
Sabrina Ceni è una studiosa di storia residente in territorio rignanese. Il suo interesse si è concentrato in particolar modo sulla microstoria medievale. A partire dai suoi studi approfonditi sulla storia, la cultura e la filosofia catara ha dato vita, attraverso molti vivi personaggi, al romanzo Arpaïs, in tre volumi, di cui ci presenta il primo capitolo.
La presentazione a Rignano sull'Arno è l'occasione per l'autrice di approfondire la storia della presenza di insediamenti catari nel territorio toscano fra Volognano, Castellonchio, San Leolino, inserendola nel contesto dell'eresia e delle lotte fra guelfi e ghibellini.
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martedì 2 maggio 2017

Aleramo tra storia e leggenda

Sarà dedicata alla figura di Aleramo, fondatore dell’omonima Marca da cui nacque il Monferrato, la Conferenza che si terrà presso la Sala Conferenze di Palazzo Robellini, piazza Levi n. 51, Acqui Terme - sabato 6 maggio 2017 con inizio alle ore 17,00.
L’Incontro dedicato al tema Aleramo tra Storia e Leggenda è organizzato dal Comune di Acqui Terme, dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” e dall’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. L’appuntamento rientra nell’ambito delle iniziative promosse per Acqui Città Unesco per la Cultura e la Storia.
La Conferenza sarà tenuta da Roberto Maestri, presidente del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”.
La conferenza – sottolinea Roberto Maestri – intende ricostruire le reali vicende storiche di colui ritenuto, erroneamente, il fondatore del marchesato di Monferrato; una storia più affascinante della nota leggenda che ebbe origine tre secoli dopo la venuta, dalla Borgogna e non dalla Sassonia, di Aleramo in Piemonte.
Grazie agli attenti studi del professor Giancarlo Patrucco è stato possibile ricostruire l’albero genealogico di Aleramo; individuando personaggi che difesero Parigi dall’assedio dei Normanni e Barcellona da quello dei Mori: un’altra pagina straordinaria che pone il Monferrato – ed in particolare Acqui – al centro di vicende di rilievo internazionale che ben si inseriscono nel grande respiro dei territori patrimonio dell’UNESCO.
Aleramo fu una figura di grandissimo rilievo nel sistema politico dell’Italia Settentrionale del decimo secolo: sposò la figlia del re d’Italia Berengario II e arrestò le incursioni Saracene, che devastavano l’intero Piemonte, e che erano giunti anche alle porte di Acqui !
La figura di Aleramo suscitò l’attenzione di colui che fu il primo premio Nobel italiano: Giosuè Carducci, il vate della nuova Italia.
Luoghi ed avvenimenti del capostipite di una dinastia che governò il Piemonte meridionale e il Savonese per secoli, nel segno dell’Impero.
Ingresso libero.

lunedì 1 maggio 2017

Quattro passi nel Medioevo 2017

Con "Quattro passi nel Medioevo", nell'antico borgo di Castelletto d'Orba (Via Torniella), in provincia di Alessandria, si potranno rivivere due autentici giorni di Medioevo sabato 6 e domenica 7 maggio 2017.
E' l'Anno del Signore 1169 e Alberto Zueta, dispotico Marchese, tiranneggia sulla cittadina completamente in balia del suo potere. Con il ritorno trionfale di Graterio dalle Crociate potrete assistere alla sua cacciata e a numerose altre storie che si intrecceranno l'un con l'altra, fra Inquisizione, tesori e combattimenti. Gli arcieri metteranno a disposizione i loro archi e potrete provare anche voi questa nobile arte, i giocolieri e i maghi vi sorprenderanno coi loro trucchi. Sabato sera il paese si illuminerà, tra spade e giocoleria infuocata. E che dire della domenica? Uno stregone vi sorprenderà coi suoi trucchi di magia, il grande Torneo di San Giorgio è stato indetto e valorosi cavalieri si fronteggeranno, chi vincerà l'ambito premio? Per l'occasione Gli Sbandieratori dell'Associazione Aleramica di Alessandria con i loro tamburini, riempiranno il borgo di colori e suoni. Perciò lasciatevi coinvolgere e non abbiate alcuna vergogna, godetevi tutto ciò che vi offriamo!
La festa è organizzata dalla ASD Fratelli d'Arme con il Patrocinio del Comune di Castelletto d'Orba.
Per maggiori informazioni e programma completo visita il sito ufficiale dellìevento !