domenica 15 gennaio 2017

Splendore e colore: il trionfo degli Smalti di Limoges nell’Europa medievale

In occasione della mostra Lo Scrigno del Cardinale dedicata alla figura del prelato vercellese Guala Bicchieri, Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama e curatrice della mostra, e Angelo Agostino, docente del Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, incontrano il pubblico lunedì 16 gennaio 2017 alle ore 17.30 per illustrare il successo degli smalti di Limoges e i segreti che si celano dietro la loro produzione. Nella seconda metà del XII secolo Limoges si trasforma da piccolo centro in grande capitale artistica europea, grazie al fiorire di numerose botteghe orafe specializzate nella realizzazione di raffinati oggetti sacri e profani decorati con smalto champlevé.
Una produzione importantissima, che avrà una grande diffusione in tutto il mondo occidentale, dall’Islanda dalla Sicilia, dalla Russia al Portogallo. La fortuna di Limoges si deve a una corte prestigiosa come quella plantageneta, alla posizione strategica lungo il cammino verso Santiago di Compostela e alla presenza di numerose abbazie e fondazioni religiose che favorirono lo sviluppo degli atelier di smaltisti della città.
L’incontro sarà l’occasione anche per illustrare le ricette e i procedimenti tecnici in uso nel Duecento per la produzione dello smalto, per arrivare infine all’Ottocento e alle imitazioni moderne di smalti medievali, che sofisticate analisi chimiche sono in grado oggi di riconoscere e interpretare.
Simonetta Castronovo si è laureata in Storia dell’arte medievale all’Università di Torino, dove ha conseguito nel 1996 il dottorato di ricerca in Storia e Critica d’arte. In questi anni ha approfondito varie tematiche legate all’arte gotica tra Piemonte e Savoia nei secoli XIII e XIV, con contributi sugli smalti e l’oreficeria, la miniatura e la pittura murale del territorio (La Biblioteca dei conti di Savoia e la pittura in area savoiarda, 2002), accanto allo studio delle arti suntuarie nel Medioevo attraverso le fonti documentarie. Dall’ottobre 2000 è conservatore delle collezioni di arte decorativa di Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica di Torino, dove segue in modo particolare le raccolte di smalti e avori (Collezioni del Museo Civico d’Arte Antica. Smalti di Limoges del XIII secolo, 2014; e curatela di Collezioni del Museo Civico d’Arte Antica. Avori medievali, 2016) e le mostre di arte medievale (Il collezionista di meraviglie. L’Ermitage di Basilewsky, 2013).
Angelo Agostino, laureato in chimica, insegna nel Corso di Laurea Magistrale in Scienza dei materiali per i beni culturali del Dipartimento di Chimica organica e inorganica dell'Università degli Studi di Torino. Ha condotto, insieme a Maurizio Aceto, Gaia Fenoglio e Lorenza Operti, una serie di capillari indagini chimiche sui materiali - vetri e metalli - impiegati nelle opere di Limoges e oggi conservati in diversi musei tra cui Palazzo Madama, il Musée du Louvre, il Museo Leoni di Vercelli. I risultati sono stati pubblicati nel volume Smalti di Limoges del XIII secolo. Collezioni del Museo Civico d’Arte Antica di Torino (2013) e presentati in diversi convegni. Ha lavorato al progetto Memip (Medieval enamels, metalwork and ivories in Piedmont), finanziato dalla Regione Piemonte e avviato nel 2010, per lo studio integrato delle opere di oreficeria, smalto e avorio presenti nelle principali istituzioni museali piemontesi, dal punto di vista storico-artistico e scientifico.
Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica.
Ingresso libero all’incontro fino a esaurimento posti disponibili.

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