lunedì 3 ottobre 2016

I conti Guidi nel XII secolo: le novità emerse da alcune raccolte epistolari inedite

Prende avvio la seconda parte del ciclo di conferenze “Appunti per la storia della cultura nel territorio aretino”, organizzato dalla Società Storica Aretina, in collaborazione con il Comune di Arezzo. Ad inaugurare la nuova serie di incontri sarà Elisabetta Bartoli con la conferenza sul tema “I conti Guidi nel XII secolo: le novità emerse da alcune raccolte epistolari inedite”, in programma martedì 4 ottobre 2016, alle ore 17,30, nell’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino. Il ciclo di conferenze si protrarrà fino al mese di dicembre, approdando infine alle tematiche novecentesche.
Nel XII secolo è ormai compiutamente sviluppato l’insegnamento dell’“ars dictandi”, che deve il suo impulso anche all’accresciuto livello di burocratizzazione. La lettera è già allora un mezzo di comunicazione, codificato da norme precise che i professionisti della scrittura non possono ignorare. La presenza, in due raccolte e due trattati di area tosco-emiliana, di epistole che hanno come interlocutore o come argomento un membro della famiglia dei conti Guidi ribadisce l’importanza della famiglia comitale sulla scena politica duecentesca, ma ci offre anche spunti di riflessione relativi agli estensori di tali lettere. I ‘magistri’, infatti, traevano da lettere e registri reali i nomi e le situazioni dei propri modelli. Le lettere recentemente trascritte e commentate in volume da Elisabetta Bartoli ci permettono non soltanto di riflettere sull’uso dei materiali epistolari come fonti storiche, ma anche di osservare i Guidi in situazioni sia ufficiali (lettere con l’entourage imperiale o pontificio), che private (epistole consolatorie e d’amore), con una ricchezza di sfumature sociali e psicologiche sconosciuta ai documenti d’archivio. Questi materiali, inoltre, consentono di gettare uno sguardo generale sulla situazione culturale aretina del XII secolo, in particolare il transito di maestri che precede la formazione dello ‘studium’.
Elisabetta Bartoli è dottore di ricerca in Letterature comparate e in Filologia medievale latina e umanistica ed assegnista di ricerca presso l’università di Siena e la Società internazionale per lo studio del medioevo di Firenze (Sismel). Si occupa di poesia bucolica medievale latina e di “ars dictandi” e collabora a vari progetti di ricerca di interesse nazionale di ambito medioevale latino. Ha pubblicato la prima traduzione italiana del “Libro delle Meraviglie” di Gervasio di Tilbury (Pisa, 2009) e la prima edizione critica delle opere del Maestro Guido (“Trattati e raccolte epistolari”, Firenze, 2014) per l’Edizione nazionale dei testi mediolatini d’Italia.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone di delineare ed approfondire momenti, istituzioni e figure significative del territorio aretino, cercando di cogliere i nessi che legano il mondo della cultura ai fenomeni sociali ed economici, dai quali è condizionato e con i quali interagisce. La conferenza successiva è in programma l’11 ottobre, quando Nicoletta Marcelli parlerà di “Gentile Becchi vescovo di Arezzo, tra politica e poesia nell’età di Lorenzo il Magnifico”. Tutti gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.

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