venerdì 30 settembre 2016

"Di pietra in pietra" visita guidata a Pisa

Sabato 8 ottobre 2016, alle ore 15,30.
Un percorso nella Pisa medievale, attraverso le chiese di San Sisto, San Frediano e la Cattedrale, e la loro storia: dall’approvvigionamento dei materiali lapidei alla realizzazione. Combineremo l’osservazione scientifica dei materiali da costruzione con informazioni storiche e archeologiche, contestualizzando gli edifici osservati nel tessuto urbano medievale originario (XI – XIII secolo). Osservando le tecniche murarie, la posa in opera dei materiali, il succedersi delle fasi costruttive, scopriremo che le pietre hanno molto da raccontare.
Durata: 2 h circa
Costo: 12 euro, 8 ridotto per studenti.
Ritrovo: Piazza San Frediano (Pisa)

Per informazioni e prenotazioni clicca qui !

giovedì 29 settembre 2016

Storia e trasformazioni di S. Giovanni in Ottavo di Brisighella tra l’età romana e il Medioevo

Mons. Mario Toso, Vescovo Diocesi Faenza-Modigliana
Mons. Mariano Faccani Pignatelli, Delegato Diocesano per l’Arte Sacra e Beni Culturali e Direttore dell’Ufficio
Don Mirko Santandrea, Amministratore Parrocchiale Pieve Thò
Davide Missiroli
, Sindaco del Comune di Brisighella
Giorgio Cozzolino, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, Forli-Cesena, Rimini
Chiara Guarnieri
, Archeologa della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
Sono presenti gli autori.

lunedì 26 settembre 2016

"A capo coperto. Storie di donne e di veli", presentazione a Pesaro

Giovedì 29 settembre 2016 alle ore 18,45 nella sala degli incontri dell’Alexander Museum Palace Hotel (in Viale Trieste, 20 a Pesaro), per la serie “Pesaro Storie” proposta dalla Società pesarese di studi storici viene presentato il volume "A capo coperto. Storie di donne e di veli" (pp. 216, il Mulino 2016) di Maria Giuseppina Muzzarelli (università di Bologna).
Sarà presente l’Autrice.
Oggi uno dice “velo”, e subito l’ascoltatore pensa alla copertura del capo, del volto, dell'intero corpo femminile in uso nel mondo islamico. La prescrizione alle donne di coprirsi il capo apparteneva però alla storia dell’Occidente già prima che Paolo ne prescrivesse l’uso nella famosa lettera ai Corinzi. Lo studio di Maria Giuseppina Muzzarelli ripercorre un costume millenario, documentato dalla Bibbia, dalle statue elleniche, dalle usanze della Roma antica, poi dai padri della Chiesa, dalle normative medievali, ecc., insomma da innumerevoli testimonianze storiche, artistiche e letterarie.
In secoli non lontani il capo coperto era prerogativa delle donne sposate, era la divisa delle religiose, ogni vedova portava il velo del lutto. Il velo era però anche un accessorio alla moda, a volte ricchissimo e prezioso, regolamentato non senza fatica dalle leggi suntuarie dei Comuni italiani perché era elemento fondamentale nello sfoggio di eleganza e di lusso: un po’ come ancora oggi il foulard griffato.
Maria Giuseppina Muzzarelli, ordinario di Storia medievale, Storia delle città e Storia del costume e della moda presso l’università di Bologna, si è occupata fra l’altro di etica economica e di predicazione, di monti di pietà e di banchi ebraici, di leggi suntuarie e del consumo di beni di lusso nonché delle relazioni specifiche che legano le donne  al cibo. Tra le sue opere più recenti Breve storia della moda in Italia e Nelle mani delle donne. Nutrire, guarire, avvelenare dal Medioevo a oggi.
Dopo l’incontro, chi lo desidera può fermarsi a cena all’Alexander Museum Palace Hotel, che fornisce una consumazione a menu fisso, al prezzo di 12,00 € per persona; è richiesta prenotazione (tel. 0721 34441).

domenica 25 settembre 2016

“I Domenicani e le città dell’Italia centrale (secoli XIII-XIX)” convegno a Firenze

E’ ormai divenuto un luogo comune affermare che la storia d’Italia coincide in larga parte con quella delle sue città. E tuttavia non è meno vero: la centralità cittadina e il policentrismo hanno influenzato per secoli il destino della Penisola, tanto più nelle regioni dell’Italia di mezzo, contraddistinte, almeno a partire dal Medioevo, da una fittissima rete di poli urbani.
Ed è in stretto rapporto con l’evoluzione della società cittadina, nell’area grosso modo corrispondente a quella abbracciata dalla Provincia Romana di Santa Caterina da Siena, che il Convegno si propone di rileggere, nel lungo arco cronologico compreso fra il primo insediamento del l’Ordine nelle città e l’età delle soppressioni napoleoniche, la vicenda e l’azione dei Domenicani. Una presenza mai marginale, che ha segnato la vita politica ed economica non meno di quella spirituale e artistica, la storia del pensiero come quella dell’urbanistica e che tuttavia non è stata ancora indagata in tutta la sua profondità, le sue articolazioni, il suo ruolo nella definizione di stili di vita e di valori specificamente urbani, nella crescita culturale delle popolazioni cittadine, nella stessa legittimazione della nuova società scaturita dall’imponente processo di urbanizzazione dei secoli XII-XIII.

La Provincia Romana di S. Caterina da Siena, la rivista «Memorie Domenicane» e la BIblioteca Domenicana di S. Maria Novella Jacopo Passavanti, organizzano un convegno internazionale di studi dal titolo “I Domenicani e le città dell’Italia centrale (secoli XIII-XIX)” che si terrà a Firenze da mercoledì 28 settembre a sabato 1 ottobre 2016 presso la Sala Multimediale del Comune. Il convegno è parte integrante delle iniziative volte a celebrare l’ottavo centenario della conferma dell’Ordine domenicano da parte di papa Onorio III con la bolla Religiosam vitam (1216-2016).
Comitato scientifico:
fr. Luciano Cinelli OP e Franco Franceschi (Università di Siena).
Per consultare il programma completo clicca qui !

venerdì 23 settembre 2016

"Maledetta serpe" presentazione a Milano

Domenica 25 settembre 2016 alle ore 16.00 presso la Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (ingresso da Via Nirone, 7), Meravigli Edizioni, l’Associazione Culturale Italia Medievale e Archeobooks sono lieti di invitarvi alla presentazione del nuovo romanzo storico di Luigi Barnaba FrigoliMaledetta serpe” (Meravigli Edizioni, 2016). Interviene l’autore. Ingresso libero. La presentazione sarà arricchita da una proiezione d’immagini.
«Ci sono vendette che non si possono ottenere.
Perché ci sono uomini, e donne,
che non si possono sconfiggere.
E forze che non si possono contrastare…»
Anno Domini 1395: dieci anni dopo aver usurpato il trono allo zio Bernabò, Gian Galeazzo Visconti si prepara a diventare Duca di Milano. Nel frattempo, nel cuore della città ambrosiana, la Veneranda Fabbrica lavora alacremente per realizzare la più mirabile cattedrale della Cristianità, il Duomo. Tutti collaborano all’impresa: nobili e popolani, mercanti e artigiani, ricchi e poveri. Ma anche ladri, assassini e prostitute: i donatori maledetti. Alla vigilia del trionfo del Conte, ­compare una dama misteriosa pronta a regalare alla Fabbrica tre splendidi, preziosissimi anelli. In cambio, vuole solo poter raccontare una storia. La storia di una guerra senza quartiere. Di uomini coraggiosi, guidati da grandi condottieri. Di amori e tradimenti, rimorsi e menzogne. Di spie e sicari, principi spodestati e inquisitori a caccia di streghe. Una storia che oltrepassa le Alpi per arrivare fino in Francia, alla corte dei Valois, e in Germania, nei palazzi di Baviera.
La storia degli eredi di Bernabò, assetati di vendetta. La storia di Firenze e di Bologna, ultimi baluardi contro la sfrenata ambizione del tiranno milanese, la maledetta serpe che culla il sogno dei sogni. Cingere la corona d’Italia.
Luigi Barnaba Frigoli, giornalista, è nato a Milano nel 1978. Laureato in Lettere Moderne, con tesi in Storia economica e sociale del Medioevo, è autore di un saggio sulla figura di Bernabò Visconti nelle novelle e nelle leggende tra Trecento e Cinque­cento (Archivio Storico Lombardo, 2007).
Alla dinastia viscontea e al Medioevo lombardo ha ­­dedicato – e dedica ­tuttora – studi e conferenze.
Maledetta serpe è il seguito del suo fortunato romanzo d’esordio, La Vipera e il Diavolo (Meravigli, 2013).
Potete seguire Maledetta serpe e La Vipera e il Diavolo su facebook.com/laviperaeildiavolo

martedì 20 settembre 2016

Reggio d'Arabia. La presenza araba a Reggio e in Calabria

Con la conversazione di Maurizio Loiacono, Premio Anassilaos Giovani 2016, sul tema "Reggio d'Arabia. La presenza araba a Reggio e in Calabria” che si terrà martedì 20 settembre 2016 alle ore 18,00 presso la Sala di San Giorgio al Corso, l’Associazione Culturale Anassilaos inaugura le iniziative autunnali del Sodalizio.
Attenendosi esclusivamente alle evidenze storiche il giovane relatore affronterà il complesso tema del rapporto, in Calabria, tra gli Arabi che dalla Sicilia effettuavano puntate rovinose sul Continente, e i Romei alla scoperta di una presenza (araba) molto più significativa di quanto si pensi.
Per 400 anni, durante il medioevo, gli Arabi sono stati parte attiva del tessuto sociale del territorio calabrese. Guerrieri e mercanti, contadini e muratori, tessitori e artigiani, spie e medici, spesso profughi in fuga da guerre e carestie.
Non deve stupire che questo mosaico della più variegata umanità abbia lasciato tracce indelebili nella cultura della più meridionale delle regioni d’Italia. Le lenti ideologiche deformanti con cui spesso si legge il passato fa si che questi fantomatici “musulmani”, siano stati ora denigrati e dimenticati, ora esaltati quali alfieri di una cultura luminosa, pur restando sostanzialmente sconosciuti e inascoltati, e sempre e comunque avvolti in una patina di stucchevole esotismo.

lunedì 19 settembre 2016

"Il Castello di Carbonana" presentazione a Gubbio (PG)


Venerdì 23 settembre 2016 alle ore 17,30 nel Salone d'onore del Palazzo Ducale di Gubbio (PG) si terrà la presentazione del libro "Il Castello di Carbonana. Storia Archeologia Arte" a cura di Andrea Augenti e Sona Merli.
Interverranno:
Attilio Bartoli Langeli, già dell'Università di Padova
Jean-Claude Maire Vigueur, già dell'Università degli Studi Roma Tre
Erminia Irace, Università degli Studi di Perugia
Con l'occasione sarà possibile visitare il Palazzo Ducale.
Considerati a giusto titolo come una delle eredità più importanti del Medioevo, i castelli sono sempre più spesso oggetto di indagini che, condotte da studiosi appartenenti a vari ambiti disciplinari, beneficiano del fondamentale apporto dell’archeologia medievale e, più in particolare, dell’archeologia dell’architettura e dell’archeologia della signoria di castello.
Un caso di studio esemplare in tal senso è costituito dal castello di Carbonana, che, analizzato con approccio multidisciplinare dal punto di vista materiale, documentario e storico-artistico, si è rivelato un sorprendente luogo di incontro tra macrostoria e microstoria.
Recentemente restaurato, e dunque ancor meglio visibile percorrendo la strada di fondovalle che da secoli collega la città di Gubbio a Umbertide e all’Alta Valle del Tevere, il castrum Carbonane figurava già nel 1192 nel privilegio pontificio con cui Celestino III confermava al vescovo eugubino Bentivoglio il possesso di alcuni siti incastellati strategicamente collocati a presidio del territorio diocesano. Con il venir meno della signoria vescovile, ad avvicendarsi furono due importanti lignaggi cittadini: i ben noti Gabrielli del ramo di Frontone e i Porcelli, di origine fiorentina e di estrazione mercantile, impegnati in un percorso di nobilitazione che avrà il suo coronamento tra Quattro e Cinquecento.
Agli inizi del XV secolo, infatti, Giacomo de Porcellis prese in moglie Checca della nobile stirpe degli Atti di Sassoferrato, la quale aveva sposato in prime nozze un Gabrielli. E fu così che l’antico fortilizio vescovile, entrato a far parte dei beni dei Porcelli grazie a una fortunata alleanza matrimoniale e al termine di un aspro contenzioso avviato dalla ex suocera di Checca, si tradusse ben presto in fondamentale strumento di promozione sociale della stirpe.
Prova ne sia il fatto che già dagli inizi del Cinquecento, forti dell’acquisizione del titolo comitale, i Porcelli legarono indissolubilmente l’onomastica familiare al prestigioso castello di famiglia, sul quale hanno lasciato la loro inconfondibile impronta grazie anche alle modalità di autorappresentazione proprie dell’araldica. Identificandosi infatti in modo totale ed esclusivo con il castrum di cui furono proprietari per oltre quattro secoli e sommando al proprio originario cognome il predicato territoriale de Carbonana, i nuovi signori del castello, dopo una prima fase in cui nelle fonti risultano designati come de Porcellis de nobilibus de Carbonana, divennero i conti di Carbonana o tout court i Carbonana.
Il castello di Carbonana. Storia, archeologia, arte
A cura di Andrea Augenti e Sonia Merli
Firenze, all’Insegna del Giglio, 2016
pp. I-XX; 1-266; 12 tavole genealogiche; 64 immagini; 4 tavole illustrate realizzate da Giorgio Albertini.

domenica 18 settembre 2016

Calambur. La disfida dei Rioni 2016 a Certaldo (FI)

Si svolgera' domenica 18 settembre 2016, salvo imprevisti dovuti alla pioggia, la seconda edizione di 'Calambur, la disfida dei Rioni', la spettacolare competizione storica organizzata dall'Associazione Elitropia tra i sei rioni di Certaldo, il paese di Giovanni Boccaccio. In palio lo stendardo dipinto dall'artista Filippo Capperucci, sul quale e' rappresentato un grande leopardo, simbolo della vitalita' e dell'agonismo positivo del gioco, in un contesto simbolico, contornato dagli stendardi dei rioni. Sei i rioni nei quali tutto il paese (oltre 16.000 abitanti) e' suddiviso: L'Alberone (colori nero e arancione, la parte piu' a sud di Certaldo), La Canonica (colori celeste e verde, la parte a nord), Il Vicario (colori blu e crema, il borgo medievale e il centro urbano basso), I' Mulino (colori viola e giallo oro, la parte tra la ferrovia e il fiume Elsa al confine con San Gimignano e Gambassi Terme) Le Fonti (colori rosso e bianco, frazione di Fiano), I Cipressi (colori verde e bianco, frazione di Sciano - Marcialla).
Calambur e' un evento di carattere storico medievale, il nome della manifestazione, Calambur, nasce infatti dall'unione di Calandrino (uno dei personaggi piu' amati da Boccaccio) e burla, in omaggio alla leggerezza e alla giocosita'. Il corteo storico tra ispirazione dal medioevo e dai personaggi del Decameron, e' guidato dal figurante vestito da messer Giovanni Boccaccio che seduto su un trono assistera' a tutta la competizioni. I giochi sono invece liberamente tratti da usanze e costumi dell'epoca e strizzano l'occhio alle carte dei tarocchi, che proprio nel Medioevo ebbero grande sviluppo.
Ogni rione e' stato infatti abbinato a sorte ad uno degli arcani maggiori: L'Alberone - Il Folle, Canonica - Gli innanorati; I Cipressi - Il Giudizio; Le Fonti - L'eremita; Il Vicario - Il Diavolo; I'Mulino - La Temperanza. E in piazza Boccaccio, i rioni si sfideranno in giochi di abilita', forza e ingegno: 'i cavalieri della sabbia', i contendenti dovranno riempire dei sacchi di sabbia e passare attraverso ostacoli, portando in fondo piu' peso possibile; 'il gioco dei pani', si dovranno lanciare pani lungo un percorso e farli cadere in un canestro; 'il gioco del carro', si dovra' costruire una carriola di legno per portare una tavola colma cipolle perdendone per strada meno possibile; il 'cuore delle dame', due uomini portano una donna e, essendo tutti bendati, dovranno prendere degli oggetti a forma di cuore da una giostra e fare un percorso.
Calambur e' realizzato con la direzione artistica e la regia di Riccardo Diana, i costumi a cura di Marina Sciarelli, le scene di Maria Toesca e le coreografie di Camilla Diana. La kermesse medievale iniziera' alle 15, in caso di pioggia, spiegano in una nota gli organizzatori, l'evento sara' rinviata alla domenica successiva.

mercoledì 7 settembre 2016

"La banca e il ghetto" presentazione a Siena

Settembre alla Sinagoga di Siena s’inaugura con un salto nel passato e un tuffo nel Medioevo. E’ il legame tra il mondo della banca e la storia del ghetto ebraico a fare da filo conduttore all’incontro in programma giovedì 8 settembre 2016, alle 17.30, promosso da CoopCulture in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena e la sezione di Siena della Comunità Ebraica di Firenze.
“La banca e il ghetto. Una storia italiana” è il titolo del nuovo libro di Giacomo Todeschini che sarà presentato dall’autore insieme a Gabriella Piccinni, docente di storia medievale all’università di Siena e Anna Di Castro della Comunità Ebraica di Siena.
La banca e il ghetto, due invenzioni italiane. Nel 1516 veniva fondato il ghetto di Venezia. Negli stessi anni, sempre in Italia, si assisteva alla nascita di un nuovo modello finanziario destinato a grandi fortune: la banca pubblica. Una coincidenza non casuale visto che, come si legge nell’introduzione al libro, «la banca e il ghetto sono le due costituzioni complementari di una modernità che riconosce nella finanza l’aspetto più efficace del governo politico».
La partecipazione all’iniziativa, negli spazi della Sinagoga (Vicolo delle Scotte,14) è libera.

martedì 6 settembre 2016

"Ritorno a Santa Croce. La basilica imperiale tra storia e leggenda"

Sabato 10 settembre 2016, a partire dalle 16,00 la Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti di Sant’Elpidio a Mare (Fermo) ospita "Ritorno a Santa Croce. La basilica imperiale tra storia e leggenda", evento storico-rievocativo che commemora la consacrazione della basilica, avvenuta, secondo la discussa tradizione documentaria, il 14 settembre 887 alla presenza del vescovo Teodicio e dell’imperatore Carlo III il Grosso.
Momento chiave sarà la presentazione della rivista «Medioevo», il più diffuso mensile di alta divulgazione storica, che alla basilica ha dedicato un corposo articolo sul numero di settembre in edicola. La presentazione sarà condotta dal direttore della rivista, Andreas M. Steiner, e da Elena Percivaldi, medievista e autrice dell’articolo "Ritorno a Santa Croce", pubblicato sulla numero di settembre.
Per l’occasione sarà allestito un accampamento medievale; il programma prevede inoltre l’esibizione di arcieri e narratori e spettacoli di combattimento a cura della Scuola di Scherma Antica Fortebraccio Veregrense, che proporranno anche momenti musicali con il loro gruppo di ricostruzione di musica altromedievale Winileod.
Evento a cura dell'Associazione Santa Croce.
Info tel. 335 8080185;
e-mail: info@associazionesantacroce.it.
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lunedì 5 settembre 2016

“Il Giubileo nella Storia. Giubilei e mancati giubilei”

Il Convegno di Scienze Storiche Il Giubileo nella Storia. Giubilei e mancati giubilei” in programma giovedì 8 settembre 2016 alla Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma concentrerà i propri lavori sull’evento giubilare e le sue ripercussioni storiche, religiose, politiche e culturali, a partire dalla nascita in età medievale per giungere fino al Giubileo del 2000.
Tutti i relatori seguiranno lo sviluppo diacronico della pratica giubilare, verificandone caratteristiche e problemi, ma anche sottolineandone le discontinuità, come dimostrato dalle interruzioni dei Giubilei avvenute nei secoli XVIII-XIX.
Evento straordinario – dunque fuori dall’ordinario – la celebrazione giubilare si è andata intrecciando in maniera sostanziale con gli sviluppi istituzionali del Papato. Per tale motivo, l’argomento affrontato nel seminario rappresenta un interessante oggetto di studio per riflettere sulle modalità della presenza della Chiesa cattolica nel mondo moderno e contemporaneo.
Il Convegno è organizzato in collaborazione con l’Istituto Romano della Görres Gesellschaft.
Per il programma completo in formato PDF clicca qui !

venerdì 2 settembre 2016

“Il giudice Albertano e i colori assassini” presentazione a Gardone Riviera (BS)

Venerdì 2 settembre 2016 dalle ore 20,30 in Piazza Marconi sul Lungolago Gabriele D'Annunzio, 6 a Gardone Riviera (BS) Enrico Giustacchini, intervistato dal giornalista e storico Marcello Zane, parla del suo nuovo romanzo, "Il giudice Albertano e il caso dei colori assassini" (Libere Edizioni, 2016), un giallo ambientato sul lago di Garda in età medievale. Introduce il sindaco Andrea Cipani; letture dell'attore Andrea Giustacchini. Nel corso della serata verranno presentati i disegni inediti del celebre letterato del XIII secolo Albertano da Brescia.
ingresso libero.
Questo è il terzo romanzo della saga del detective medioevale di Giustacchini.
“Zenobio, i colori delle gemme uccidono i tuoi servi e uccideranno anche te. E finirai nelle tenebre…”.
La minaccia è spaventosa, e l’anonimo autore comincia subito a metterla in atto. Al destinatario, asserragliato nella sua casa-fortezza sulle sponde del lago di Garda, non rimane che chiedere l’aiuto di Albertano per sconfiggere un assassino implacabile e crudele.
In copertina e in appendice, i sorprendenti disegni inediti del giudice e letterato medievale.