martedì 28 giugno 2016

Studiare, predicare, leggere. Scuole ecclesiastiche e cultura religiosa in Alta Valle del Tevere nei secoli XIII-XV

Sarà presentato venerdì 1 luglio 2016, alle ore 17.30, presso la Sala Teatro “Orto della Cera” in Via del Pozzo a Città di Castello (quartiere San Giacomo) il secondo volume di “Castellana Ecclesia”, collana di studi sulla Diocesi di Città di Castello promossa dall’Archivio Storico Diocesano. La collana è pubblicata dalla Pliniana Editrice di Selci-Lama. La collana ospita uno studio di Andrea Czortek dal titolo "Studiare, predicare, leggere. Scuole ecclesiastiche e cultura religiosa in Alta Valle del Tevere nei secoli XIII-XV". Il libro sarà presentato dal prof. Pierantonio Piatti, del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. La pubblicazione è sostenuta dalla Banca di Anghiari e Stia - Credito Cooperativo e dai Lions Club di Città di Castello e di Sansepolcro.
Il relatore Nato nel 1977, si è laureato in Storia, indirizzo medievale, presso l’Università degli Studi di Firenze e ha conseguito i diplomi in Biblioteconomia presso la Scuola Vaticana di Biblioteconomia della Biblioteca Apostolica Vaticana e in Archivistica presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica dell’Archivio Segreto Vaticano. Nel 2008 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in “Storia del Cristianesimo e delle Chiese” presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Dal 1° dicembre 2005 è officiale del Pontificio Comitato di Scienze Storiche in Città del Vaticano e dal 2007 è Vice Direttore Scientifico dell’Archivio Arcivescovile di Lucca. Dal 2016 è consultore storico ad casum della Congregazione per le Cause dei Santi e docente invitato di Storia dei Concili ecumenici. Antichità e Medioevo presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma.
L’autore Nato nel 1971, sacerdote del clero di Città di Castello dal 2006. Laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Perugia nel 1994, successivamente ha conseguito il perfezionamento in Esegesi delle fonti medievali presso l’Università degli studi di Pisa (1995), il diploma in Archivistica, Paleografia e Diplomatica nella scuola annessa all’Archivio di Stato di Perugia (1995) e il baccellierato in Teologia nell’Istituto Teologico di Assisi (2005). Dal 2008 è professore incaricato di Storia della Chiesa nell’Istituto Teologico di Assisi. Dal 2014 è direttore dell’Archivio Storico Diocesano e della Biblioteca Diocesana “Storti – Guerri” di Città di Castello. È consigliere dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica per il triennio 2013-2016 e dal 2007 è direttore responsabile di «Pagine altotiberine», periodico quadrimestrale dell'Associazione Storica dell’Alta Valle del Tevere. Nel 2014 è stato eletto Socio Ordinario della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria e nel 2016 Deputato della Deputazione di Storia Patria per la Toscana.
Il libro Il volume analizza un’abbondante documentazione d’archivio dei secoli XIII-XV relativa alle scuole ecclesiastiche legate alla canonica della cattedrale di Città di Castello, al monastero camaldolese di Sansepolcro e agli Ordini mendicanti presenti nei due maggiori centri dell’Alta Valle del Tevere. Di particolare interesse si rivelano le costituzioni della scuola canonicale del 1288 (ma le prime informazioni sulla scuola risalgono agli anni ‘30 del XIII secolo). La seconda parte è dedicata alla presentazione di alcune biblioteche ecclesiastiche (monastero camaldolese di Anghiari 1140, vescovo di Città di Castello 1279, monastero camaldolese di Sansepolcro 1478/80) e familiari queste ultime nell’intento di capire quali testi di cultura religiosa fossero diffusi fra i laici. Un’appendice finale raccoglie schede bibliografico-documentarie su una quindicina di maestri (teologi e giuristi) di origine altotiberine e documentati tra la seconda metà del XIII secolo e gli inizi del XVI, tra cui l’agostiniano Dionigi da Sansepolcro (maestro spirituale di Francesco Petrarca), il camaldolese Giovanni Abbarbagliati, il minore conventuale Luca Pacioli (matematico), il Servo di Maria Stefano Becci da Sansepolcro (priore generale finora confuso con un quasi omonimo Stefano Mucciachelli), e il minore osservante Bartolomeo Cordoni da Città di Castello. La ricerca permette di aggiungere nuovi e importanti tasselli alla conoscenza della vita culturale altotiberina dei secoli finali del medioevo, periodo nel quale si crea un humus intellettuale dal quale poi sorgeranno le grandi figure di artisti e intellettuali del XV secolo, di cui Piero della Francesca e Luca Pacioli rappresentano i nomi più significativi.

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