domenica 15 marzo 2015

"I Manoscritti Rossiani", presentazione a Viterbo

Si terrà giovedì 19 marzo 2015 alle 16.30 nell’aula magna del rettorato dell’Università della Tuscia, nel complesso Santa Maria in Gradi, la presentazione dei tre volumi del catalogo dei codici miniati della Biblioteca Vaticana.
I manoscritti Rossiani, a cura di Silvia Maddalo, professore ordinario di Storia dell’arte medievale al Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo (Disucom), con la collaborazione di Eva Ponzi e il contributo di Michela Torquati.
Porteranno il loro saluto il rettore Alessandro Ruggieri, Elina Filippone, direttore del Disucom, Mario Brutti, presidente della Fondazione Carivit, Massimo Miglio, presidente dell’istituto storico italiano per il Medio Evo e Accademico dei Lincei.
Interverranno inoltre Marilena Maniaci, professore ordinario di paleografia e codicologia presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale e Marcello Ciccuto, professore ordinario di letteratura italiana all’Università di Pisa.
Nei tre volumi, che costituiscono un unico catalogo stampato per la prestigiosa collana Studi e testi della Biblioteca Apostolica Vaticana, saranno presentati al pubblico i risultati scientifici della schedatura dei 453 manoscritti miniati custoditi nel fondo Rossiano della Biblioteca stessa. Si tratta della raccolta libraria personale di Giovanni Francesco de Rossi, che nella prima metà del secolo XIX acquista e colleziona un amplissimo numero di manoscritti medievali e umanistici, incunaboli e libri a stampa.
Sui codici miniati in lingua latina e greca, in arabo e in persiano, in ebraico, si sono confrontati in un lavoro pluriennale 27 studiosi tra professori universitari e giovani ricercatori – molti dei quali formatisi nell’ateneo viterbese – delle più diverse discipline legate allo studio del libro manoscritto (paleografi, codicologi, storici della miniatura, filologi), coordinati dalla professoressa Maddalo.
Si tratta di una ricerca significativa non solo per l’ampiezza dei numeri, ma anche per la valenza della catalogazione, fondamentale strumento per la conoscenza e la conservazione dei manoscritti.

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