giovedì 29 gennaio 2015

“L’impresa delle Baleari tra luce e ombre”, conferenza a Pisa

Venerdì 30 gennaio 2015 alle ore 17,00 presso la sede dell'Associazione Amici di Pisa, in via Pietro Gori, 17 a Pisa (traversa di via S. Martino - Quartiere Kinzica) Sergio Costanzo presenterà: “L’impresa delle Baleari tra luce e ombre” in occasione del 900mo anniversario.
Le Baleari inaugurarono un’intensa stagione di espansione di Pisa nell’area provenzale-catalana, che si stava trasformando proprio all’inizio del XII secolo in uno snodo commerciale importantissimo tra il Mediterraneo occidentale e il nord della Francia. Certamente la scelta dell’obiettivo non fu casuale: arcipelago posto in posizione strategica a metà strada tra la Spagna islamica e l’Europa cristiana, le Baleari erano un luogo ben noto e ambito dai mercanti italiani, provenzali e catalani. Infatti quella che Pisa guidò nel 1113 fu una vera e propria coalizione internazionale, benedetta dal papa, che compredeva flotte e armati del conte di Barcellona e di Provenza e di numerose città del Midi: Arles,  Montpellier, Saint-Gilles, Narbonne, Arles, Béziers e  Nîmes.
L’impresa fu lunga, dispendiosa  e impegnativa, come ci raccontano ben due poemi latini dell’epoca, i Gesta Triumphalia e il Liber Maiorichinus. Delle tante vicende, assalti e battaglie, esortazioni e preghiere, accordi e tradimenti che si verificarono in oltre due anni, l’affresco nella ,Sala delle Baleari, si limita tuttavia a narrare solo l’atto finale, in cui rendono omaggio alla città di Pisa – raffigurata come una regina sul trono -  due eccezionali prede di guerra: a sinistra Abu Rabi, noto anche come re Burrabe, «catturato e posto in catene e condotto a Pisa prigioniero per la gloria dei Pisani» e poi liberato in occasione della Pasqua e, ai piedi della città, una donna con accanto il figlio. È la nipote del re al-Murtada, l’emiro dell’epigrafe araba di S. Sisto, e la moglie del re in catene. Costei, «con un fratello e un figlioletto, venne spontaneamente a Pisa con l’esercito pisano e ivi, rinunziando al paganesimo, prese con il suo piccolo figlio un nome cristiano».

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