lunedì 3 novembre 2014

"La Ca' Granda è dei Milanesi", la presentazione del progetto a Milano

L’università Statale apre al pubblico l’antico Ospedale Maggiore e diventa museo a cielo aperto. Al via le visite, dal Cortile d’Onore,alla Crociera, cuore dell’ospedale con le sue quattro corsie, dal chiostro delle Balie, dove si allattava, a quello dei Bagni, riservato agli infettivi, dalla Ghiacciaia con la «cella nivaria» al Sepolcreto, fino al porticato dell’Infermeria e al cortile della Farmacia. Anche gli studenti faranno da ciceroni, mostreranno a milanesi e turisti i luoghi del vecchio ospedale dei poveri, chiamato la «Ca’ Granda dei milanesi» e diventato sede centrale dell’ateneo nel 1958. Per studiosi e storici, con il Duomo e il Castello, è uno degli edifici simbolo della Milano rinascimentale. Eppure. «Lo vediamo ma non lo guardiamo, abbiamo perso il valore simbolico e materiale di questo luogo straordinario»: questa la premessa degli autori del progetto, voluto da Università degli Studi e dalla Fondazione Policlinico. Allora è stato creato un itinerario permanente in via Festa del Perdono, per raccontare l’antico Ospedale, voluto da Francesco Sforza e progettato dal Filarete, che occupava il complesso quattrocentesco.
Martedì 4 novembre 2014 alle ore 9,30 presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano in Via Festa del Perdono, 7, avranno luogo la presentazione del progetto e la prima visita, poi l’università museo sarà aperta al pubblico. Sono stati installati undici pannelli informativi, in italiano e in inglese per accompagnare alla scoperta di questi spazi storici. Sulle colonnine anche i codici Qr che rinviano a una pagina web, per facilitare la visita. «La Statale custodisce uno straordinario patrimonio culturale. E questo nuovo percorso, tra arte e storia, rimanda ad uno dei caratteri più tipicamente ambrosiani: la dedizione agli altri - dice il rettore Gianluca Vago -. Con l’apertura al pubblico dell’antico ospedale restituiamo ai milanesi un luogo bellissimo e un tassello importante della storia di Milano e della nostra università».
L’itinerario verrà presentato da Francesca Vaglienti, docente di Storia Medievale che dal 2008 ha lavorato al progetto con il dipartimento di Studi storici della Statale. «Ogni milanese dovrebbe conoscere la Ca’ Granda e la sua storia e venire a vedere ciò che i nostri antenati hanno fatto», è l’invito rivolto alla città. «È stato il primo ospedale laico, modello per gli Hotel Dieu del nord Europa - spiega Vaglienti -. Costruito dalle maestranze milanesi e di tante persone che prestarono la loro opera gratuitamente, per la città, per costruire un luogo di cura aperto a tutti». «Nel sepolcreto infatti - racconta la curatrice del progetto - sono stati trovati reperti di persone di diverse etnie».
Il nuovo percorso di visita viene inaugurato nel 90° dell’Università degli Studi. Verranno anche mostrati reperti architettonici inediti della Ca’ Granda, che risalgono al cantiere quattrocentesco del Filarete, a quello seicentesco di Francesco Maria Richini e a quello ottocentesco. E verrà presentato il volume «Il cortile del Richini, un monumento da conservare» (edizioni Skira). Poi in via Festa del Perdono la prima visita alla Ca’ Granda dei milanesi.
Info e programma completo in formato PDF, clicca qui !

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