mercoledì 30 ottobre 2013

Passeggiata notturna di Halloween nella Viterbo medievale

Oggi la chiamiamo Halloween. Anche perché, ammettiamolo, fa molto what’s-america.    Ci fa sorridere e ci rassicura. Ma un tempo era la notte di Ognissanti. E dei Morti che – larve smarrite – tornavano a farci visita portando inquietudine nel…le “solide” certezze del nostro al-di-qua. Un tempo di veglie e di racconti intorno al fuoco. Un tempo di spaventi e incubi. Di superstizioni contadine, vecchie e rugose come il medioevo. Il bianco era il colore dell’invisibile, dell’aldilà che ritornava. Il bianco di lenzuoli bucati da fantasmi. Di cani e cavalli apparsi ai margini del bosco. Quando Bulicame e Grotte del Cataletto erano tenute per bocche d’Inferno. Faceva paura passarci di sera, specie d’inverno. Perché potevano, d’un tratto, risputar fuori frotte di diavoli a volteggiare minacciosi sui tetti della città, nel buio di una notte viterbicola così nera ma così nera che più nera non si poteva! Nei pressi di Paradosso si aggirava invece un fantasma burlone e ingannatore, con tanto di clangore di catene (o erano scarpe bullettate?), il cui semplice nome, Trucche-trucche, spaventava i bimbi come uno spiritello dispettoso e impertinente, come un trickster pagano. E c’era una volta un lupo mannaro il quale, per placare le smanie dell’orribile malanno, era solito tuffarsi nella vasca di Fontana Grande: da dove ululava tutto il suo strazio alla luna piena. C’era infine un mago, un guaritore popolare, che liberava la gente dal malocchio in un palazzo all’imbocco di via San Pellegrino: meticolosissimo nei riti, assai professionale, non riscuoteva soldi. Accettava invece (e volentieri) pagamenti in natura: un po’ come il don Antonio di monicelliana memoria (indimenticabile, Vittorio De Sica, ne Il medico e lo stregone). Può bastare così, che ne dite? Per il resto vi aspettiamo in tanti, giovedì sera, a ponte di Paradosso, alle 21.00: non mancheranno le sorprese. Il fantasma della mamma di Pirandello, per esempio, eternamente a spasso fra le fronde dei castagni dei Cimini; o l’anima purgante di quel papa ghiottone, Martino IV, la cui dipartita da questo mondo veniva salutata dalle anguille di Bolsena con una ola di sollievo; o Nicco Piccio cui il bastone del comando era stato affidato da Belzebù in persona! La Pro Loco di Viterbo, insistendo nel suo itinerario di valorizzazione della città attraverso la conoscenza di ogni sua peculiarità, alla scoperta delle sue tradizioni e superstizioni, vi invita con il ghost rider Antonello Ricci a divertirci insieme nella notte di Halloween in compagnia delle creature orribili e spassose di un aldilà tutto “viterbicolo”. Con la partecipazione-apparizione dello “scheletro vivente” Pietro Benedetti.  Appuntamento quindi giovedì 31 ottobre 2013 alle 21.00 sul ponte di Paradosso con rinfresco finale in un luogo magico del centro storico.
Quota di partecipazione 5 euro. Bambini esenti dalla quota.
Info e prenotazioni entro mercoledì 30 ottobre: 393 3232478 – info@prolocoviterbo.it.

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